Buttate via le posate…Chef Rubio è arrivato!

Oggi alla nostra tavola siederà un ospite particolare. E’ un personaggio genuino, con i piedi per terra, sportivo, sexy e tatuatissimo. Diplomato all’ALMA di Gualtiero Marchesi come Chef internazionale di cucina italiana. Chef del momento grazie a “Unti e Bisunti” su DMAX. Ospite della nostra tavola è oggi…Chef Rubio, alias Gabriele Rubini!


Chef Rubio


Ho avuto l’onore di scambiare con lui quattro chiacchiere. Ma non perdiamo altro tempo..ecco cosa ci ha raccontato…


Tu sei uno chef ma hai anche un passato da rugbista professionista in serie A. Cosa ci puoi raccontare del tuo lato sportivo?

Del mio lato sportivo…mi sono divertito molto, mi sono tolto quasi tutte le soddisfazioni che mi volevo togliere. Tranne la soddisfazione della nazionale maggiore per via degli infortuni sportivi che mi hanno rallentato un pò nella carriera, però…dalle giovanili fino alle Under21, ho fatto tutte le nazionali, sono andato a giocare all’estero, insomma…mi sono divertito.

La tua passione per la cucina è nata prima della passione per lo sport?
 
Beh..si..è sempre stata presente poi, di conseguenza, è andata avanti comunque anche nei momenti della mia vita in cui ero impegnato nel rugby. Sono cose che si possono fare di pari passo, non è che una andava contro l’altra. Infatti dopo una partita la fame si sente e spesso in una squadra si cucina insieme, quindi non c’era occasione migliore per allenarsi.

Il tuo soprannome “Rubio” com’è nato?
 
Nasce dal mio cognome storpiato affettivamente dagli amici, che è diventato nickname, e poi da lì sulla giacca, per rendere il tutto meno dissacrante e prendermi meno sul serio. Scherzando con un mio amico poi abbiamo fatto il blog (www.fishechip.com) e ha continuato sempre di ben in meglio, fino a quando, attualmente, a questo nomignolo mi ci sono affezionato.

E’ diventato
il tuo simbolo… 
 
Si si, rappresenta la mia persona ma in maniera migliore.

E il modo più strano in cui ti hanno chiamato?
 
“Ahh Biondo!!” ciò riferito al promo. Perché qui c'era una avvenente datata prostituta che mi doveva dare delle indicazioni e mi chiamava “Ahh Biondo!!!”. Diverse persone dalla prima ripresa alla seconda, sino ad ora, anche per strada, mi hanno chiamato così proprio in onore del promo che abbiamo girato prima del programma.

Ti reputi un anti-chef per eccellenza, puoi spiegarci meglio…
 
Il nomignolo o l’epiteto “anti-chef” mi è stato dato da altri, ma non mi ritengo tale. Se faccio delle cose che vanno o che nascono in frangenti che sono controcorrente è solo perché sono così, non è che lo faccio a posta. Se poi divento “anti-chef” mi tengo pure anche questo “anti-chef Rubio”. Però credo che sia solo per via del mio modus operandi, che ha fatto si che i giornalisti, o chi per loro, mi definisse “anti-chef”, ma io non mi ci rivedo in questo.

Qual è, tra tutti, il cibo che in assoluto preferisci cucinare?
 
Mi piace molto lavorare il pesce e di conseguenza tutto ciò che riguarda la frangia della cucina giapponese…del sushi. Quindi come posso, se do una cena con amici, preferisco lavorare il pesce, se poi ho tempo e voglia, allora preparo del sushi.

E a cosa non riusciresti a rinunciare in cucina?
 
Alla musica.

Che tipo?  
 
Beh dipende dalla giornata, dalla preparazione e dallo stato d'animo. Comunque spesso rock, a volte reggae, qualche volta hip pop, dipende...

Il sottofondo musicale non deve mai mancare…
 
Diciamo che…tutto sembra più grigio altrimenti.

Che tipo di menù creeresti per una occasione importante o una serata indimenticabile? 
 
Un menù non impiattato che va dalla padella alle bocche dei commensali...quindi molto informale...non seduti...magari in un ambiente-cucina in cui si può stare in piedi o si fanno gli assaggi continui. Assolutamente non seduto.

Qualche esempio?
 
Ma no…così su due piedi…non so che tipo di piatti mi verrebbero in mente, perché occorre conoscere i vari gusti dei commensali…comunque qualcosa che si possa mangiare con le mani, ovviamente senza sporcarsi. Si dovrebbe essere liberi dalle posate...magari una bella carne in stile coreano oppure a livello sushi o si possono fare tante altre cose...

Quindi ci sono molti piatti a disposizione…
 
Un piatto dove si parla, si ascolta musica, si beve, si cucina e si fanno i piatti.

L’importante è stare bene…
 
E' quella la cosa importante.

Che menù proporresti ad una famiglia italiana media, visto anche i tempi che corrono e dato che, purtroppo, la crisi si sente anche in cucina?
 
Sicuramente un qualcosa con pasta e fagioli, che è un piatto ricco, ad alto contenuto nutrizionale e proteico, e che ha un costo bassissimo. C’è la pasta, magari si potrebbe usare anche la pasta spezzata, i fagioli e la cotica del maiale. Assolutamente non costa denaro e la si può fare anche facendo altre cose...la si mette sul fuoco e va da sola.

Quindi un piatto, che oltre al risparmio, dia anche una bella soddisfazione al palato. Piatti di una volta, piatti che la gente dovrebbe riscoprire…
 
Si, assolutamente si. Riscoprire o scoprire, perché magari qualcuno non ha avuto la fortuna che la nonna li facesse quel tipo di piatto.

Seguo la tua trasmissione e ad essere sincera mi fa venire moltissima fame. Ma qual è il piatto che ti ha dato maggiore soddisfazione da quanto era gustoso? 

Panino ca meuza (Panino con la milza)
Di quello che ho già provato...non mi stancherò mai di ripetere il panino con la milza, in assoluto su tutti. E' il più appetitoso, secondo me minimo tre te ne devi mangiare perché uno va giù da solo.

Grazie a “Unti e Bisunti” giri l’Italia in cerca del migliore piatto street food. Ci puoi raccontare qualche aneddoto o un “dietro le quinte” della trasmissione?
 
Ci sarà lo speciale. Però sicuramente a Salerno c'è stato un piccolo incidente all'interno del caseificio...lascio immaginare…

Da quanto ho potuto vedere i tatuaggi sono la tua passione. Hanno un particolare significato per te?
 
Si, ma non è che ho una passione smodata. Ho solo fatto i tatuaggi nel momento in cui mi andava di farli, perché è l'unico modo per rappresentare uno stato d'animo.

Quello a cui sei più affezionato?
 
No, non c'è ne. Sono tutti importanti.

Hai dei programmi futuri?
 
Prima della registrazione della seconda serie, dovrò concludere un libro che ho iniziato a scrivere due anni fa, insieme ad una dottoressa, che riguarda la dieta mediterranea e che ha come consegna agosto. Quindi questo è l'impegno più imminente, poi c'è la seconda serie di “Unti e Bisunti”.

Domanda di rito: un saluto ai lettori di “Ajò a Pappai!!!”…
 
Me raccomando mangiate sempre con le mani!

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Ringrazio Chef Rubio per la sua gentilezza nel rilasciare questa intervista.
In attesa dell’uscita del suo libro, vi ricordo di non
Unti e Bisunti
perdervi le puntate di “Unti e Bisunti” su DMAX ogni domenica alle 22:05.  
 
 
 
Foto da: www.dmax.it